FABIO LUNA INCORAGGIA I MARCHIGIANI PRONTI PER I GIOCHI OLIMPICI

 

A ridosso dall’apertura, la vicinanza del territorio ai 27 componenti della delegazione marchigiana

 

Fabio Luna

Mancano meno di tre giorni alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 e cresce l’attesa all’interno della delegazione marchigiana, composta da 27 elementi fra atleti (15), preparatori (3), tecnici (7), dirigenti (1), medici (1).

 

In uno scenario socio-politico e sanitario reso complicato dagli alti e bassi della pandemia, Fabio Luna, Presidente CONI Marche, ha voluto salutare e incoraggiare tutti i componenti della delegazione: «vi trovate dall’altro capo del mondo ma, con queste parole, vorrei trasmettervi la mia vicinanza e il mio incoraggiamento a ridosso dell’apertura. Eh già, ormai manca veramente poco, un paio di giorni e le tanto attese Olimpiadi di Tokyo avranno finalmente inizio. Innanzitutto grazie. Grazie per avere centrato la qualificazione olimpica e per aver dato, ancora una volta, tanto lustro al movimento sportivo regionale e alle eccellenze del territorio, di cui voi siete diventati, con il vostro impegno, un forte identificativo.

 

Come ha sottolineato il Presidente CONI, Giovanni Malagò, “la partecipazione ai Giochi costituisce la sublimazione di una carriera sportiva”, il punto di arrivo di un percorso fatto di sacrifici, lavoro, rinunce, reso più complicato da quasi due anni di pandemia. Ma, nonostante le difficoltà incontrate in questo cammino, una delegazione di 27 elementi fra atleti, tecnici, preparatori, dirigenti, medici, tutti legati allo sport marchigiano, è arrivata in Giappone, come a dire "Le Marche ci sono, l'Italia c'è, noi ci siamo”.

 

Oltre agli atleti, naturale espressione del talento, della capacità e della elevazione spirituale, voglio rivolgere un particolare in bocca al lupo, alle altre figure della delegazione perché costituiscono una base solida e imprescindibile su cui affondano le radici della professionalità e della qualità del nostro movimento sportivo.

 

Sarà dura gareggiare senza la presenza del pubblico ma sono sicuro percepirete il tifo di tutta la Regione come del resto degli italiani, a cominciare dal sottoscritto.

 

Pertanto concludo augurando a tutti buon lavoro e buon divertimento perché, come ben sapete, le grandi imprese sportive nascono dall'amore e dal piacere di fare ciò che amiamo fare. Non resta che tifare e sognare».