Il presidente del Coni Marche scrive a Giunta e Consiglio regionale: “Nel Bilancio 2015 non ci si dimentichi dello sport”
In vista dell’approvazione del Bilancio di previsione regionale 2015 - che andrà in aula il 27, 28 e 29 dicembre - il presidente del Coni Marche, Fabio Sturani, scrive alla Giunta ed ai consiglieri regionali per ricordare le priorità legate al settore dello sport e alla promozione della salute per i cittadini marchigiani e per chiedere che non vengano ignorate.
“Innanzitutto - esordisce il presidente - dobbiamo dare concreta attuazione, con risorse adeguate, a quanto scritto nel Testo Unico per lo Sport della Regione, prevedendo la prosecuzione dei progetti già avviati”. Il riferimento del presidente è, in primis, al Censimento degli impianti sportivi della regione. “Si tratta - riprende Sturani - di completarlo in tutti i Comuni marchigiani entro la primavera prossima, per poi arrivare a predisporre, entro il 2015, il Piano Regolatore dello Sport di area vasta, definendo una programmazione degli interventi sull'impiantistica sportiva in sinergia con i Comuni”. Il costo per il completamento del monitoraggio delle strutture è di 20 mila euro, più altri 20 mila necessari per la predisposizione del nuovo Prg dello Sport.
Ancora: il Passaporto ematochimico. “Nel 2014 - ricorda Sturani - è iniziata la prima fase di sperimentazione sul territorio marchigiano che riguarda 24 associazioni sportive con 500 atleti, compresi tra i 14 e 18 anni di età. Sarebbe auspicabile che tale progetto venga rifinanziato nel 2015 per effettuare lo screening sugli atleti coinvolti per il secondo anno”. Quali i finanziamenti necessari? Circa 40 mila euro da reperire anche attraverso il fondo sanitario regionale. Sul fronte salute, anche il potenziamento dei centri per le visite mediche per l’idoneità sportiva agonistica. “Dobbiamo ancora attivare - sottolinea Sturani - le convenzioni con i centri di medicina sportiva privati nelle province di Ancona e Ascoli Piceno, così come previsto dall'accordo Regione Marche e Coni (delibera giunta regionale n.1163 del 13 ottobre 2014). Ricordo - aggiunge - che le leggi regionali e nazionali prevedono la gratuità delle visite per gli atleti minorenni, ma viste le lunghe liste di attesa nei centri di medicina sportiva delle aree vaste, i genitori e le società sportive sono costretti a ricorrere alla certificazione nei centri di medicina sportiva privati, pagando la prestazione medica”. L'accordo tra Asur Marche e Coni Marche prevede l'attivazione di almeno due convenzioni nella provincia di Ancona e una nella provincia di Ascoli Piceno con centri di medicina sportiva privata. Anche in questo caso le risorse sono recuperate dal fondo sanitario regionale.
Il presidente Sturani pone poi all’attenzione degli organi regionali altre due priorità per il 2015. La prima riguarda il Fondo per impiantistica sportiva. “Da tre anni - spiega - non ci sono più finanziamenti della Regione per gli impianti. La proposta che il Coni avanza è quella di prevedere nel bilancio regionale delle quote di finanziamento relative ai tassi di interesse sui mutui contratti con il Credito Sportivo, allargando il bando già fatto tra ministero dello Sport e Ics per le palestre scolastiche (che prevedono mutui a tasso zero con interessi a carico dello Stato). Chiediamo alla Regione di farsi carico delle quote interessi dei mutui fatti dai Comuni, dalle Province e dalle società sportive per la copertura di 20 milioni di euro di investimenti (la rata annuale della quota interessi, su un mutuo di 15 anni, ammonterebbe a circa 240 mila). Sempre su questo aspetto - prosegue - chiediamo alla Regione di potersi accollare, nell'ambito del Patto di stabilità regionale verticale, delle somme in questione, in modo tale da considerarlo fuori dal patto di stabilità dei singoli Comuni. Gli interventi previsti andranno a riqualificare, ristrutturare e a mettere a norma gli impianti sportivi esistenti, comprese le palestre scolastiche”.
La seconda ed ultima priorità segnalata dal presidente Coni, Sturani, per il 2015 riguarda la dotazione dei defibrillatori per le strutture sportive. Il 1 gennaio 2016 è il termine per adeguarsi alla legge Balduzzi che prevede che in ogni impianto sportivo ci sia la presenza di un defibrillatore. In regione ci sono circa 3 mila impianti (alcuni già dotati di defibrillatore). “La richiesta che avanziamo all’ente regionale - riprende ancora Sturani - è di mettere a Bilancio una somma per l'acquisto dell'apparecchio salvavita per le strutture ancora sprovviste, prevedendo poi un bando pubblico con un co-finanziamento della Regione fino al 50% della spesa prevista. A questo tema - continua - si collega quello relativo alla formazione del personale non medico né paramedico per utilizzo del defibrillatore. Anche in questo caso proponiamo la collaborazione del personale qualificato dell'Ares e del 118. Tutto ciò per non aggravare di un nuovo e pesante onere le associazioni sportive”. Il costo di un defibrillatore può variare dai 600 ai 1000 euro. Se a carico della Regione è prevista una spesa massima del 50% del prezzo, si parla di 300/500 euro a struttura, per un’ipotesi di mille impianti. La spesa che risulterebbe è di circa 300/500 mila euro complessivi, a cui andrebbe poi sommato il costo della formazione, pari a circa 200 mila euro. Anche queste, secondo il presidente Coni, sarebbero risorse da recuperare tramite il fondo sanitario regionale. “Conosciamo le difficoltà economiche e le minori risorse che la Legge di stabilità riserva anche alle Regioni - conclude Sturani -, ma ho ritenuto di dover porre l’attenzione su queste priorità a favore dello sport e della salute dei cittadini, consapevole che la promozione delle attività sportive e la prevenzione della salute migliorano la qualità della vita della popolazione marchigiana”.