L’Ascoli Calcio batte la squadra dei detenuti di Marino del Tronto, ma a vincere è stato il valore sociale dello sport ed il fair play
L’Ascoli Calcio ha battuto i detenuti del carcere di Marino del Tronto, ieri, mercoledì 10 giugno, nella partita disputatasi al campo del penitenziario. Ma a vincere è stato soprattutto lo sport ed il fair Play. Il match, a scopo sociale, è nato dalla collaborazione tra Coni nazionale, Coni Marche, Regione Marche ed il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria delle Marche (Prap), a conclusione del secondo anno di attività motoria e sportiva promossa e sostenuta dal Coni Marche all’interno dei carceri della regione.
Il fischio di inizio è arrivato alle 15.30, dopo un momento di preghiera con il cappellano del carcere. Poi il taglio del nastro al campo di calcio della casa circondariale, per mano della direttrice del carcere, Lucia Di Feliceantonio e del presidente del Coni Marche, Fabio Sturani, da poco riqualificato.
A seguire la partita in tribuna, i dirigenti dell’Ascoli Calcio, il Prefetto di Ascoli Piceno, Graziella Palma Maria Patrizi ed il Questore, Mario Della Cioppa. E per il Coni, la dirigente generale, responsabile dei Comitati territoriali, Cecilia D’Angelo, il presidente del Coni Marche, Fabio Sturani, il vice presidente Germano Peschini, il delegato del Coni Point di Ascoli Piceno, Armando De Vincentis.
Quaranta i minuti giocati con sano agonismo e fair play da entrambe le squadre, durante i quali a scendere in campo è stato soprattutto lo sport quale valore sociale di integrazione, contro ogni pregiudizio e discriminazione.
A conclusione del match, il Coni ha consegnato ad entrambe le squadre un trofeo, a ricordo dell’iniziativa.
“La presenza del Coni nelle carceri del territorio è un altro segno tangibile della volontà del Comitato olimpico, tanto a livello nazionale quanto a livello locale, di promuovere, attraverso la pratica sportiva e motoria tra i detenuti, il valore sociale, educativo e di integrazione dello sport”. Questo il commento del presidente del Coni Marche, Fabio Sturani. “L’iniziativa - ha proseguito -, è stata resa possibile grazie alla disponibilità dell’Ascoli Calcio ed alla collaborazione dell’ufficio Politiche sociali della Regione Marche e dei tecnici del Coni, a cui va il nostro sentito ringraziamento”.
La partita di ieri a Marino del Tronto, è solo una delle attività svolte dal Coni all’interno delle carceri delle Marche. Da anni il Comitato marchigiano, tra i primi in Italia, ha avviato progetti rivolti ai detenuti. Ad Ancona, nei penitenziari di Montacuto e Barcaglione, si può praticare il corpo libero ed il calcio nel primo e, nel secondo, la pallavolo ed il corpo libero. A Fermo, in entrambe le sezioni del penitenziario, si svolge il corpo libero. Nel carcere femminile di Pesaro, il Coni è presente con la danza sportiva, mentre nelle due sezioni del penitenziario di Fossombrone il calcio ed il corpo libero. I corsi sono attivi nei mesi di aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre e novembre. Da quest’anno, l’attività del Coni Marche è stata inserita all’interno dell’accordo nazionale tra Ministero di Giustizia e Coni per la promozione dello sport nei penitenziari.