LO SPORT MARCHIGIANO FESTEGGIA IL RIENTRO DI "GIMBO"
"Bentornato Campione!!!", questo il messaggio che tutto il mondo dello sport marchigiano ha voluto, prima di tutto, far arrivare alla medaglia d'oro olimpica nel salto in alto, Gianmarco Tamberi, rientrato, insieme al papà-allenatore Marco, ieri da Tokyo e subito festeggiato al Palaindoor di Ancona, dal CONI Marche e da tutte le Istituzioni cittadine e regionali, oltre che dai rappresentanti della stampa.
«Sono stati anni particolari - ha raccontato Gimbo - Le operazioni, i mille infortuni con il corpo che non rispondeva bene e non riuscivo a saltare come prima. Poi i tre anni di stallo, durissimi. Volevo tornare a saltare ai miei livelli, volevo giocarmi quella medaglia che non mi era sfuggita a Rio 2016 per l’infortunio. Ho sempre ambito a quel traguardo e sono state tante le notti in bianco, le lacrime tra cui quelle di Montecarlo nell’ultima gara pre-Olimpiade davanti ai miei amici. Oggi dico che quell’infortunio è stata la benedizione più grande perché non pensavo mai di provare una gioia del genere nella mia vita. E’ stato il coronamento di un sogno e di una carriera. La finale? Era il mio giorno, non potevo sbagliare».
Ad accoglierlo con un abbraccio il Presidente del CONI Marche, Fabio Luna, affiancato dai due Vice Presidenti Giovanni Battista Torresi e Marco Porcarelli e dal Delegato della Provincia di Ancona, Enrico Picchio, oltre al Governatore della Regione Marche, Francesco Acquaroli, l'Assessore allo Sport della Regione, Giorgia Latini, il Presidente della Provincia di Ancona, Luigi Cerioni, il Comune di Ancona, rappresentato dall’Assessore allo Sport, Andrea Guidotti, e naturalmente il Presidente della Federazione regionale, Simone Rocchetti, che ha fatto gli onori di casa.
«Nella mia carriera mi sono reso conto di aver vinto un po’ di gare e forse non ho mai veramente gioito fino in fondo - a concludere Tamberi - Ora voglio godermi questo successo, sento che è arrivato il momento per farlo. Poi vedremo, di sicuro non mi ritirerò adesso. Lo stimolo più grande sono i campionati del mondo all’aperto del prossimo anno, vincendoli avrei vinto tutto quello che un atleta può vincere. Sarebbe il punto esclamativo sulla carriera».