Gli scacchi entrano per la prima volta nella Casa circondariale di Pesaro nell'ambito di "Sport in carcere"

Gli scacchi entrano nel carcere di Pesaro. È partito nel mese di dicembre e proseguirà fino all'estate del 2019, nell'ambito dell'attività CONI "Sport in Carcere" di cui è referente il componente di Giunta, Giulio Lucidi, il nuovo progetto CONI Marche che per la prima volta nella Regione Marche, porta il gioco o meglio lo sport degli scacchi all'interno di un carcere. Uno sport antico e nobile, che richiede poco spazio e molto tempo: uno sport, dunque, adatto da praticare dentro le quattro mura di un carcere. Il progetto è nato grazie alla collaborazione tra CONI Marche, Associazione sportiva dilettantistica “Scacchi Pesaro” e la Casa circondariale di Pesaro. Come ricordato dalla Asd "Scacchi Pesaro «Gli scacchi, come affermano studi scientifici a livello mondiale, hanno un positivoimpatto a livello pedagogico. Giocare a scacchi in maniera costante, allena a controllare l’impulsività, fa riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni, insegna a raggiungere gli obiettivi seguendo le regole senza prevaricazioni o scorciatoie: un vero strumento di riabilitazione sia nel mondo della scuola sia in quello carcerario». 

Dal mese di dicembre, dunque, fino all’estate 2019, gli istruttori federali dell’A.s.d. “Scacchi Pesaro”, Alessandro Cirelli e Roberto Terenzi, terranno un corso di scacchi per tutti i detenuti che desidereranno partecipare. Enrichetta Vilella, a capo degli educatori della struttura carceraria pesarese, ha fatto sapere che oltre un terzo dei 250 detenuti presenti hanno già aderito all’iniziativa e sono pronti a sfidarsi sulle 64 caselle.