Sturani: “Zero euro allo sport, una scelta politica miope fatta dalla Regione”

Il presidente, Giunta e Consiglio del Coni Marche chiedono un immediato confronto con la Regione e risorse per l’impiantistica, l’attività motoria nelle scuole e per i disabili, l’acquisto dei defibrillatori


L’azzeramento dei finanziamenti allo sport è una scelta politica fatta dalla Giunta regionale”. Il presidente del Coni Marche, Fabio Sturani, torna sul taglio alle risorse per il settore dello sport che aveva denunciato nei giorni scorsi e dopo il botta e risposta tra la campionessa olimpica e deputata, Valentina Vezzali, ed il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca.
In occasione delle riunioni di Giunta e Consiglio del Coni Marche, il presidente Sturani è tornato a sottolineare la situazione insostenibile che si profila per questo 2015 per il mondo dello sport, a seguito delle decisioni della Regione.
Il bilancio 2015 della Regione Marche, approvato il 27 dicembre scorso, ha illustrato Sturani ai componenti di Giunta e Consiglio Coni, ha azzerato il fondo per lo sport, passando da 830 mila euro assegnati nel 2014 a zero. Infatti, l’unico finanziamento previsto è quello per i corsi dei maestri di sci, pari a 53 mila euro, che, tra l’altro, si autofinanzia con le quote di iscrizione. “Questa è una precisa scelta politica fatta dalla Regione”, sentenzia Sturani, che aggiunge: “Condividiamo la presa di posizione della campionessa olimpica, nonché parlamentare delle Marche, Valentina Vezzali, contro tali tagli. Incredibile - prosegue - la risposta della Giunta regionale, pubblicata sui giornali nei giorni scorsi, dove si afferma che nel bilancio 2014 era stata scongiurata la riduzione del 42% allo sport. È vero invece che la Giunta regionale aveva proposto un taglio del 42% delle risorse da destinare allo sport nella delibera approvata per il Bilancio preventivo 2014 - ricostruisce il presidente Sturani -. È stato grazie alle lettere del Coni e del Cip che il Consiglio regionale (ovvero i consiglieri regionali) ha modificato la previsione di bilancio recuperando le risorse. Dunque già nel 2014 la Giunta aveva tagliato ed il Consiglio aveva ripristinato”.
Tra i dati che emergono: analizzando i bilanci delle Regioni, le Marche sono tra le ultime in termini di risorse assegnate allo sport. Riprende Sturani:Se è vero che la Legge di Stabilità ha previsto una riduzione dei trasferimenti alle Regioni, la scelta di azzerare il capitolo dello sport, così come quello della cultura e di altri, è stata proposta dalla Giunta. Scelta legittima, ma che il Coni non condivide”. Il presidente ricorda anche che per ben due volte il Coni Marche ha scritto a Spacca, che ha la delega allo Sport, per chiedere alla Regione di convocare il Comitato regionale per lo sport (fine agosto e primi di novembre). Ad oggi non è giunta ancora alcuna risposta, disattendendo quanto previsto dalla legge regionale sullo sport e da corretti rapporti istituzionali.
L’ultima convocazione del Comitato risale al 17 marzo 2014. Durante la riunione, l’assessore allo Sport aveva dichiarato:Le iniziative previste confermano l’attenzione a incrementare la diffusione delle attività sportive e quelle motorie ricreative per favorire la crescita, la formazione e la salute dei cittadini di ogni età”. E ancora: “Lo sport ha un valore trasversale di promozione turistica e culturale del territorio, insieme a quella di salvaguardare la salute dei marchigiani, con consistente riduzione della spesa sanitaria”.
Il 28 maggio scorso, poi, si è invece svolta, per la prima volta, un incontro congiunto tra la Giunta della Regione Marche e la Giunta regionale del Coni Marche. Tra le affermazioni di Spacca: “Le richieste avanzate dal Coni sono corrette e verranno incrociate nella costruzione della programmazione regionale ed europea e anche nella collaborazione con gli istituti di credito. Siamo in perfetta sintonia sulla funzione sociale dell’attività fisica perché riteniamo lo sport un importante elemento di coesione per la comunità. Lo sport inoltre - aveva concluso Spacca - va interpretato in una logica nuova in cui la prevenzione non è solo funzionale al benessere della persona, ma anche al risparmio delle risorse destinate al welfare. Investire sugli stili di vita e la cultura dell’attività fisica è dunque doppiamente importante”.
Alla luce di questo, riprende ancora Sturani:Ciascuno può verificare la coerenza delle dichiarazioni con gli atti. Mettendo zero euro per le politiche sportive saltano tutti i progetti di prevenzione, dei corretti stili di vita, dei progetti a favore dei diversamente abili, dell’attività motoria nella scuola primaria, dello sport per tutti. È sempre bene ricordare che ogni euro investito sullo sport significa risparmiare almeno tre euro sulle future spese sociali. Lo sport rappresenta, inoltre, politiche di coesione sociali e sanitarie, di integrazione, di prevenzione sanitaria”.
A conclusione di questa analisi, il presidente, Fabio Sturani, insieme a Giunta e Consiglio del Coni Marche chiedono all’unanimità e formalmente alla Regione:

1. Un confronto con la Regione attraverso la convocazione del Comitato regionale per lo sport;
2. Un confronto con la I commissione consiliare;
3. Un incontro con la Giunta regionale;
4. Il recupero sin da subito delle risorse per i diversamente abili e l’attività motoria nella scuola primaria per il corrente anno scolastico:
5. L’apertura di un tavolo di lavoro per affrontare due priorità per il 2015: recuperare i fondi per l’impiantistica sportiva per riqualificare gli impianti sportivi sia in quota capitale sia in quota interessi; la dotazione entro il 2015 dei defibrillatori negli impianti sportivi (la scadenza è fissata per il 1° gennaio 2016) e la formazione degli operatori sportivi per il loro utilizzo;
6. L’inserimento nei fondi strutturali europei 2014-2020 dei programmi di promozione sportiva quali azioni da finanziare da parte della Regione e degli Enti locali.

Su questi punti - conclude Sturani - attendiamo fatti concreti dalla Regione”.