Variazione al Bilancio regionale 2015, il presidente Sturani: “Risorse dimezzate per lo sport e mancato confronto con i soggetti interessati. Ridicole le somme per l’impiantistica”

Risorse dimezzate rispetto al 2014 e mancato confronto con i soggetti interessati. Constato con rammarico che la vicenda sui fondi regionali per lo sport si è conclusa discutendone solo all’intermno ‘del Palazzo’”. Così il presidente del Coni Marche, Fabio Sturani, commenta la variazione al bilancio 2015 della Regione Marche. E mette nero su bianco, in una lettera inviata nei giorni scorsi al presidente della Giunta regionale ed a tutti i consiglieri, le sue osservazioni. “Ho avuto modo di leggere - scrive nella missiva - la fotocopia di una tabella sulle variazioni di Bilancio della Regione Marche per la parte corrente, pari a 25 milioni di euro. Vorrei innanzitutto sottolineare che, per quanto riguarda la parte Sport, sarebbe stato opportuno, oltreché corretto istituzionalmente, discutere di tali proposte in una riunione congiunta con la commissione Bilancio del Consiglio ed il Comitato regionale per lo Sport (organismo previsto dalla legge regionale sullo sport). Ma devo constatare con rammarico che si preferisce discutere solo ‘nel Palazzo’, oltretutto nell’ultimo giorno utile prima dello scioglimento del Consiglio che non consente così alcun confronto con i diretti interessati.
Se interpreto bene i dati - prosegue -, la manovra relativa allo Sport prevede di inserire 400 mila euro per la parte corrente, che nel preventivo 2015 era stata azzerata. Nello specifico 200 mila per il Fondo unico per lo Sport e 200 mila per lo Sport di cittadinanza. Non si comprende la suddivisione. Perché la scelta è caduta sullo Sport di cittadinanza e non
sull’attività motoria nella scuola primaria? - come era stato tra l’altro indicato e votato dalla commissione Sport all’unanimità -. Oppure perché non sull’attività per i diversamente abili? O per le manifestazioni sportive a livello internazionale?
Ricordo ai consiglieri regionali - continua - che hanno votato all’unanimità la legge regionale n. 5 del 2012, che tale legge prevede un Fondo unico per lo Sport. Inoltre, essa fissa anche che la Giunta regionale assegni con il piano annuale le varie azioni sentito il Comitato regionale per lo Sport. Se tanto deve essere, aboliamo allora il Comitato (visto che in un anno si è riunito solo una volta dopo ripetuti solleciti da parte del Coni) oppure cambiamo la legge.
Comunque, va constatato che con questa proposta, rispetto allo scorso anno, sono stati dimezzati i fondi per lo sport del Bilancio corrente (da 800 mila a 400 mila euro), pari allo 0,01% del Bilancio della Regione, ovvero 26 centesimi l’anno per ciascun abitante. Ho tutti gli elementi per affermare che siamo una delle ultime Regioni in Italia.
Ho letto anche - aggiunge ancora il presidente - che la Regione ha stanziato altri 400 mila euro per gli investimenti sull’impiantistica sportiva. Sottolineo che negli ultimi tre bilanci la Regione non aveva messo un euro su tale capitolo. Una somma ridicola, soprattutto in maniera così sporadica. E poi, come la destiniamo, facendo un bando regionale, di un importo pari ad 80 mila euro per l’approvazione di un progetto per ciascuna Provincia?
Sul tema degli investimenti sull’impiantistica sportiva il Coni propone una impostazione diversa, visto che la Regione ci ha incaricato di completare il censimento degli impianti sportivi. Perché non pensare a un fondo pluriennale? A questo proposito sarebbe opportuno prevedere somme sia in quota capitale sia in quota interessi per tutta la durata del mutuo (almeno 10 o 15 anni). Ovviamente la decisione spetta al Consiglio regionale che ne ha la competenza, ma in qualità di presidente del Coni Marche - conclude - ho ritenuto doveroso esporre queste brevi riflessioni”.