Il presidente del Comitato regionale CONI Marche Fabio Luna, insieme alla Delegata CONI Pesaro e Urbino Ludovica Fontana, giovedì 12 agosto sono stati ricevuti in municipio dal Sindaco di Lunano, Mauro Dini.
L’incontro è stato utile per fare il punto sulle attività sportive nel territorio comunale e sulle problematiche relative agli impianti in una prospettiva futura, ma anche l’occasione per discutere della riforma del sistema sportivo, ancora in atto.
Luna e Fontana, accompagnati dal Sindaco Dini, hanno poi fatto visita al centro sportivo comunale, dove hanno incontrato il Presidente della Polisportiva Lunano Calcio Asd, Rodolfo Lucagrossi.
E' stata pubblicata sul sito del Servizio Sport della Regione Marche la "Misura 3.1 - Contributi a fondo perduto per il sostegno all'acquisto di mezzi per il trasporto atleti tesserati".
Questo il link: https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Turismo-Sport-Tempo-Libero/Sport/Interventi-di-promozione-sportiva-2020
I complimenti del Presidente Fabio Luna a Martina Centofanti
“Grazie allo sport, da questa Olimpiade messaggi positivi di ripresa e valori agli italiani”
Onore alle "Farfalle" della ginnastica ritmica a squadre che, regalando la quarantesima medaglia (bronzo) al paese, questa mattina (ora italiana) hanno chiuso in bellezza una partecipazione storica ai Giochi Olimpici. Un successo che ha coinvolto la nostra regione e in particolare Fabriano, dove si allena da sempre la “farfalla” 23enne Martina Centofanti (portacolori dell'Aeronautica Militare).
Preparata da Julieta Cantaluppi e Kristina Ghiurova, la fabrianese è in nazionale dal 2014 e vanta già ben 45 metalli preziosi, conquistati in meno di 10 anni fra gare nazionali e internazionali e una partecipazione a Rio 2016, dove ha sfiorato il podio.
"Un'altra grande gioia per la nostra regione, quella regalata da Martina e compagne, che si somma ai successi di Gianmarco Tamberi e Alice Volpi – ha commentato il numero uno del CONI regionale, Fabio Luna – Questa prestazione attesta l'alto livello della scuola fabrianese, un'eccellenza che tutto il mondo riconosce. Lo conferma anche il sesto posto di Milena Baldassarri nella gara individuale. Prima di lei, nessun'altra ginnasta italiana così in alto".
La performance della ritmica a squadre è, secondo Luna, una dimostrazione della grandezza dell'Italia non solo a livello sportivo: "ancora una volta l'Italia ha dimostrato di sapersi unire nei momenti difficili e il team azzurro ha espresso bene la voglia di ripartenza di tutti i cittadini. Per quasi due anni siamo stati inondati di messaggi e immagini negativi ma, da settimane, grazie allo sport il pubblico si è riappropriato di energie, sogni e valori. Vorrei che questa edizione fosse ricordata non solo per il record delle medaglie conquistate ma anche per l’affermazione dello sport al femminile in discipline come pugilato, canottaggio e sollevamento pesi e per il ruolo delle famiglie nella crescita dei singoli atleti".
Con un contributo significativo al medagliere italiano, le Marche riscontrano un bilancio sicuramente positivo (storico il risultato di Tamberi) alla chiusura dei Giochi: "Un risultato che avvalora il livello dello sport di matrice marchigiana, il cui merito è dei Dirigenti. Voglio ringraziarli uno ad uno, senza dimenticare preparatori, tecnici, medici, e ovviamente gli atleti, a tutti loro vanno la mia ammirazione e riconoscenza”, sottolinea Luna.
Nei 29 elementi della delegazione marchigiana in Giappone erano rappresentati quasi tutti gli aspetti dello sport e questo rende onore alla cultura e alla competenza delle Marche in ambito sportivo. “Infine voglio virtualmente abbracciare tutti gli atleti che hanno gareggiato, si sono battuti molto bene. Un pensiero che va anche ai non medagliati del basket, tornato sul parquet a cinque cerchi dopo 17 anni, Nuoto, Vollley, Tennis, Softball, che si è qualificato in una competizione aperta solo ai 6 migliori team del pianeta", conclude.
La delegazione marchigiana ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 era composta da 29 elementi fra atleti (16), preparatori (3), tecnici (7), dirigenti (1), medici (1), giornalisti (1).
"Bentornato Campione!!!", questo il messaggio che tutto il mondo dello sport marchigiano ha voluto, prima di tutto, far arrivare alla medaglia d'oro olimpica nel salto in alto, Gianmarco Tamberi, rientrato, insieme al papà-allenatore Marco, ieri da Tokyo e subito festeggiato al Palaindoor di Ancona, dal CONI Marche e da tutte le Istituzioni cittadine e regionali, oltre che dai rappresentanti della stampa.
«Sono stati anni particolari - ha raccontato Gimbo - Le operazioni, i mille infortuni con il corpo che non rispondeva bene e non riuscivo a saltare come prima. Poi i tre anni di stallo, durissimi. Volevo tornare a saltare ai miei livelli, volevo giocarmi quella medaglia che non mi era sfuggita a Rio 2016 per l’infortunio. Ho sempre ambito a quel traguardo e sono state tante le notti in bianco, le lacrime tra cui quelle di Montecarlo nell’ultima gara pre-Olimpiade davanti ai miei amici. Oggi dico che quell’infortunio è stata la benedizione più grande perché non pensavo mai di provare una gioia del genere nella mia vita. E’ stato il coronamento di un sogno e di una carriera. La finale? Era il mio giorno, non potevo sbagliare».
Ad accoglierlo con un abbraccio il Presidente del CONI Marche, Fabio Luna, affiancato dai due Vice Presidenti Giovanni Battista Torresi e Marco Porcarelli e dal Delegato della Provincia di Ancona, Enrico Picchio, oltre al Governatore della Regione Marche, Francesco Acquaroli, l'Assessore allo Sport della Regione, Giorgia Latini, il Presidente della Provincia di Ancona, Luigi Cerioni, il Comune di Ancona, rappresentato dall’Assessore allo Sport, Andrea Guidotti, e naturalmente il Presidente della Federazione regionale, Simone Rocchetti, che ha fatto gli onori di casa.
«Nella mia carriera mi sono reso conto di aver vinto un po’ di gare e forse non ho mai veramente gioito fino in fondo - a concludere Tamberi - Ora voglio godermi questo successo, sento che è arrivato il momento per farlo. Poi vedremo, di sicuro non mi ritirerò adesso. Lo stimolo più grande sono i campionati del mondo all’aperto del prossimo anno, vincendoli avrei vinto tutto quello che un atleta può vincere. Sarebbe il punto esclamativo sulla carriera».