
In allegato il documento della Regione marche sul programma annuale degli interventi di promozione sportiva.
Le domande possono essere presentate dal 22 agosto al 03 ottobre 2016.
Questo il link per accedere alla modulistica per la presentazione delle domande:
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Filottrano in festa per accogliere il ritorno della sua Francesca Pomeri, medaglia d’argento con il Setterosa alle Olimpiadi di Rio. Ci sarà anche il Coni Marche, stasera alle 18.30 in piazza Mazzini, con il suo presidente Germano Peschini, la vice presidente vicaria Tania Belvederesi ed il delegato provinciale di Ancona Fabio Luna, a salutare la giovane campionessa di pallanuoto.
“Francesca e le ragazze della nazionale italiana hanno compiuto davvero un’impresa straordinaria vincendo l’argento a Rio, riportando sul podio il Setterosa dopo dodici anni – afferma il presidente del Coni Marche, Germano Peschini –. La nazionale è stata formidabile nelle sue prestazioni in acqua e Francesca è davvero un’atleta fortissima. Siamo orgogliosi di questo strepitoso risultato che regala un’altra medaglia olimpica alle Marche e la prima della storia alla città di Filottrano. Anche Francesca Pomeri è la dimostrazione di come l’impegno, la determinazione, lo spirito di abnegazione verso lo sport, uniti alla voglia fondamentale di divertirsi, siano la strada per ottenere successi importanti. Ho avuto la possibilità di conoscere Francesca non solo come atleta – continua Peschini – ma anche, e soprattutto, come persona poco prima della sua partenza per il Brasile. È stata lei a voler portare i suoi saluti al Coni Marche prima del ritiro con la nazionale ad Ostia. Il viso pulito e genuino, la grande forza, la passione per il suo sport, nonostante questo la tenga lontana da casa a dalla famiglia alla quale è molto legata, la consapevolezza delle sue capacità, la gioia ed il senso di responsabilità per la sua convocazione in nazionale, la prima volta per un’Olimpiade. Tutte caratteristiche, io credo, che Francesca ha fatto emergere anche in piscina, dando alta prova di sé. La fiducia accordatale dal ct della nazionale – aggiunge ancora Peschini – è stata decisamente ben ripagata. Ed oggi pomeriggio – conclude – avremo modo anche noi del Coni di ringraziare di persona Francesca Pomeri per aver portato alti i colori della nazionale e delle Marche e averci regalato un sogno tanto atteso”.

Una lezione di vita e di umiltà. È il tratto che ha distinto il ritorno, in una Jesi in festa, ieri 12 agosto, della campionessa di fioretto, Elisa Di Francisca, medaglia d’argento a Rio. A portarle il suo saluto anche il Coni Marche con il presidente Germano Peschini ed il delegato di Ancona Fabio Luna. “Abbiamo voluto condividere questo momento con Elisa, campionessa e donna eccezionale, ma anche con Giovanna Trillini, che allena Elisa e che è partita all’ultimo per Rio, sostituendo il tecnico Giulio Tomassini bloccato da problemi personali, con Annalisa Coltorti, preparatrice atletica e con il fisioterapista Simone Ricci”. Queste le parole del presidente del Coni, Germano Peschini, che prosegue: “Anche in quest’occasione Elisa si è dimostrata la fuoriclasse che è. Non sono solo le medaglie che porta al collo a fare di una persona un grande campione. I risultati sportivi che Elisa ha collezionato – afferma Peschini – non l’hanno cambiata. Ha mantenuto la sua umiltà, la sua disponibilità verso gli altri, la sua spontaneità, che la rendono così amata dal pubblico di sportivi e non”. Potrebbe essere proprio la sua istintività, però, a causarle qualche guaio con il Cio, per via della bandiera europea sventolata dopo la vittoria dell’argento. Potrebbe, infatti, arrivare una sanzione per la campionessa olimpionica jesina. “Si parla di una multa – annuncia Peschini –, anche se ancora non è stato deciso nulla. Ci sono delle regole ferree, anche se Elisa ha mostrato la bandiera a margine della premiazione e soprattutto quando era già scesa dal podio. È stato un gesto istintivo. Comunque vada sono certo che sia il Coni sia la Federazione italiana scherma si faranno carico di un eventuale provvedimento”. Perché, conclude Peschini: “Elisa è un vero fenomeno. Ha lottato come un leone sulla pedana della Carioca Arena 3 e ieri ha ringraziato tutte le persone che hanno contribuito al suo risultato. Ha ricordato i suoi maestri, tra cui Triccoli, ha parlato dei suoi momenti di debolezza e del modo in cui, grazie alla sua squadra di tecnici, è riuscita a superarli. Schiva ad ogni polemica. Insomma, un esempio positivo di sport, ma anche di vita”.
Gli atleti del penitenziario anconetano si sono esibiti nel corpo libero al termine della stagione 2016del progetto "Tutti in forma"
Sudore e fatica, non per raggiungere una medaglia, ma per trovare la forza di sorridere, imparare il rispetto della disciplina, di se stessi e degli altri, oltre all'opportunità di tenersi in forma e in attività. Oppure, per usare le parole di Pietro, uno dei detenuti del carcere di Montacuto: “Lo sport ci tiene vivi in queste celle fredde, in senso lato”.
Come ogni anno, il Comitato regionale ha portato lo sport nelle carceri marchigiane grazie al progetto “Tutti in forma”, nato nel 2012 in collaborazione con la Regione Marche, coinvolgendo ogni anno circa 450 detenuti.
A conclusione di un altro anno di attività, il penitenziario di Montacuto di Ancona è stato lo scenario per l’esibizione di corpo libero degli 8 detenuti che hanno frequentato gli allenamenti nei mesi scorsi, seguiti dalla allenatrice Tiziana Macaluso della palestra Total Fitness.
Per la direttrice della Casa circondariale di Ancona, la dottoressa Santa Lebboroni, "le attività sportive portano tantissimi benefici, sono essenziali per il trattamento dei detenuti, noi ci crediamo a questa essenzialità dello sport".
Un impegno finanziato puntualmente dalla Regione Marche. “Nei molteplici interventi per il settore sport – ha spiegato il dirigente della Regione Sandro Abelardi – non poteva mancare questo importantissimo intervento rivolto alle carceri. Per questo, il programma dello sport nelle carceri, svolto con la massima competenza dal Coni, è inserito nella programmazione quinquennale della legislatura, e viene sostenuto annualmente”.
Il Comitato marchigiano è stato tra i primi in Italia ad aver avviato progetti rivolti alle persone recluse. Ad Ancona, al penitenziario di Montacuto, oltre al corpo libero si pratica anche il calcio. Ad Ascoli, al carcere di Marino del Tronto, si svolgono allenamenti di rugby, calcio e corpo libero. A Fermo, in entrambe le sezioni del penitenziario, si svolge il corpo libero. Il Coni è poi presente con la danza sportiva nella Casa circondariale di Pesaro, sezione femminile, dove il 21 giugno scorso si è tenuta un’esibizione delle detenute a chiusura della stagione sportiva 2016. Calcio, corpo libero e yoga sono, infine, le discipline sportive che si praticano nelle due sezioni del penitenziario di Fossombrone. I corsi sono attivi nei mesi di aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre e novembre. Inoltre, da due anni l’attività del Coni Marche è inserita all’interno dell’accordo nazionale tra Ministero di Giustizia e Coni per la promozione dello sport nei penitenziari.
“La presenza del Coni nelle carceri del territorio è un altro segno tangibile della volontà del Comitato olimpico, tanto a livello nazionale quanto a livello locale, e della Regione Marche di promuovere, attraverso la pratica sportiva e motoria tra i detenuti, il valore sociale, educativo e di integrazione dello sport”. Così dichiara Germano Peschini, presidente del Coni Marche.

I detenuti del penitenziario di Montacuto (Ancona) si esibiscono nel corpo libero al termine di un’altra stagione sportiva
Lo sport come veicolo di promozione ed integrazione sociale. È tra i principi fondamentali che guidano l’operato del Coni Marche. Ecco perché, come ogni anno, il Comitato regionale porta lo sport nelle carceri marchigiane grazie al progetto “Tutti in forma”, nato nel 2012 in collaborazione con la Regione Marche.
A conclusione di un altro anno di attività, giovedì prossimo, 28 luglio 2016, a partire dalle 10, il penitenziario di Monteacuto di Ancona diventerà lo scenario per l’esibizione di corpo libero dei detenuti che hanno frequentato gli allenamenti nei mesi scorsi.
Il Comitato marchigiano è stato tra i primi in Italia ad aver avviato progetti rivolti alle persone recluse. Ad Ancona, al penitenziario di Montacuto, oltre al corpo libero si pratica anche il calcio. Ad Ascoli, al carcere di Marino del Tronto, si svolgono allenamenti di rugby, calcio e corpo libero. A Fermo, in entrambe le sezioni del penitenziario, si svolge il corpo libero. Il Coni è poi presente con la danza sportiva nella Casa circondariale di Pesaro, sezione femminile, dove il 21 giugno scorso si è tenuta un’esibizione delle detenute a chiusura della stagione sportiva 2016. Calcio, corpo libero e yoga sono, infine, le discipline sportive che si praticano nelle due sezioni del penitenziario di Fossombrone. I corsi sono attivi nei mesi di aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre e novembre. Inoltre, da due anni l’attività del Coni Marche è inserita all’interno dell’accordo nazionale tra Ministero di Giustizia e Coni per la promozione dello sport nei penitenziari.
“La presenza del Coni nelle carceri del territorio è un altro segno tangibile della volontà del Comitato olimpico, tanto a livello nazionale quanto a livello locale, e della Regione Marche di promuovere, attraverso la pratica sportiva e motoria tra i detenuti, il valore sociale, educativo e di integrazione dello sport”. Così dichiara Germano Peschini, presidente del Coni Marche.