
Ulteriore proroga per l’entrata in vigore del Decreto Balduzzi sulla presenza obbligatoria dello strumento salvavita e di personale non medico qualificato al suo utilizzo nelle strutture sportive
Peschini: “Amareggiato dal rinvio. Coni e Regione Marche continueranno comunque a favorire l’adeguamento degli impianti con interventi ad hoc. Non a caso fino al 31 ottobre sarà aperto il bando regionale per l’accesso ai contributi pubblici per l’acquisto dell’apparecchio”
Prorogati ancora i termini per dotare le strutture sportive di defibrillatori semiautomatici esterni. Le società e le associazioni sportive avranno ora tempo fino al 30 novembre prossimo per mettere in regola gli impianti dove svolgono la loro attività. A deciderlo è stato il Ministero della Salute, in accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’atto è arrivato a ridosso della data in cui sarebbe dovuto entrare in vigore, tassativamente, il così detto Decreto Balduzzi, quello che impone, appunto, agli operatori sportivi di garantire la presenza dello strumento salvavita all’interno degli impianti sportivi che gestiscono, insieme a personale non medico formato al suo uso.
Nulla di fatto anche questa volta, però. Arriva un nuovo rinvio per l’applicazione delle disposizioni datate 2013. Il Ministero mette a disposizione altri quattro mesi per mettersi in regola.
Intanto nelle Marche, grazie all’intervento congiunto di Regione e Coni Marche, sono già 691 i defibrillatori comprati grazie anche a contributi pubblici. Contemporaneamente, inoltre, si stanno svolgendo i corsi di formazione presso i centri specializzati per l’accreditamento del personale non medico al quale sarà affidato l’utilizzo dell’apparecchio, per i quali la Regione Marche ha messo a disposizione dei voucher. Tutte azioni, dunque, importanti e decisive per favorire concretamente i gestori degli impianti sportivi. Ma non basta. Per questo l’ente regionale ha deciso di emanare un nuovo bando per accedere ai contributi regionali per l’acquisto di defibrillatori semiautomatici esterni, stanziando un fondo di 300 mila euro. Fino alle 13.00 del prossimo 31 ottobre potranno essere presentate le domande per fare richiesta del finanziamento. Una misura, quest’ultima, che si aggiunge a quella già adottata da Palazzo Raffaello nei mesi scorsi, con uno stanziamento di 400 mila euro, e che ha già consentito l’acquisto da parte delle società sportive di quasi 700 apparecchi salvavita.
Il Coni Marche è stato capofila per l’applicazione della nuova norma ministeriale, che impone oltre alla presenza dell’apparecchio in tutte le strutture sportive, anche quella di personale autorizzato ad utilizzarlo durante allenamenti e gare. “La sicurezza sui luoghi di sport è da sempre una priorità per il Coni, che si è sempre impegnato concretamente in tal senso – ha affermato il presidente del Comitato regionale delle Marche, Germano Peschini –. Sono amareggiato, dunque, di questa ulteriore proroga decisa dal Ministero. Dal canto nostro – ha proseguito – insieme alla Regione Marche, continueremo, come fatto finora, a fare il massimo affinché tutte le strutture sportive del territorio siano a norma al più presto. È dimostrato, infatti – ha spiegato –, che una defibrillazione precoce, per le persone colpite da arresto cardiaco extra-ospedaliero, spesso rappresenta il sistema più efficace per garantire le maggiori percentuali di sopravvivenza. Particolarmente importante risulta, quindi, incentivare la disponibilità di defibrillatori nei luoghi dove si pratica attività fisica e sportiva, essendo l’arresto cardiaco più frequente che in altri contesti”.
Ma chi può accedere ai nuovi contributi? Enti locali in forma singola o associata, in qualità di soggetti proprietari o gestori di impianti sportivi, il Comitato regionale del Coni Marche, del Cip e le federazioni sportive, gli istituti scolastici e le Università delle Marche, le società e le associazioni sportive affiliate a federazioni sportive o discipline associate o enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni o dal Cip.
Tutti i soggetti richiedenti, al momento della presentazione della domanda, devono: non avere finalità di lucro, essere dotati di codice fiscale o partita iva, essere riconosciuti dal Coni o dal Cip e possedere un attestato di formazione all’uso del defibrillatore, o dichiarare l’impegno all’ottenimento della certificazione attraverso un corso di formazione presso un centro abilitato.
L’importo del contributo regionale erogabile ai soggetti aventi diritto sarà pari al 60% della spesa sostenuta per l’acquisto del defibrillatore e comunque non superiore a 600 euro per ogni apparecchiatura - che deve essere marcata CE come dispositivi medici ai sensi della vigente normativa comunitaria e nazionale (Dir. 93/42/CEE, D.Lgs. 46/97) - che dovrà risultare acquistata nel periodo tra il 1° gennaio ed il 30 novembre del 2016.

Presentato il volume che raccoglie le imprese dei protagonisti sportivi delle Marche alle Olimpiadi londinesi che hanno regalato alla regione il più alto numero di medaglie nella storia dei Giochi
Ottanta pagine di immagini e parole per imprimere indelebilmente nella storia le imprese degli atleti, dei tecnici e dei medici marchigiani alle Olimpiadi di Londra 2012. È tutto questo il secondo volume de “le Marche a 5 Cerchi” di Andrea Carloni, presentato ieri, 18 luglio, all’evento organizzato dal Coni Marche nello splendido scenario della terrazza del Seeport Hotel di Ancona gremita di campioni e personalità dello sport locale e nazionale. Un aggiornamento del primo, e più corposo, libro del 2011, scritto sempre dal giornalista Carloni, che raccoglieva 116 anni di storia dei Giochi olimpici e paralimpici, ma non meno significativo per lo sport e le Marche. L’Olimpiade di Londra, protagonista della pubblicazione è stata, infatti, quella che ha portato in regione il più alto numero di medaglie della storia dei Giochi. Otto in totale, a partire dalle due di Elisa Di Francisca (due ori), le due di Valentina Vezzali (un oro e un bronzo), l’argento di Massimo Fabbrizi e i bronzi di Emanuele Birarelli, Andrea Bari e Samuele Papi. Spazio anche alle gesta di Filippo Magnini, Julieta Cantaluppi, Paolo Ottavi, Filippo Maria Baldassarri, Michele Regolo e Gianmarco Tamberi. E nei Giochi paralimpici un oro (Assunta Legnante), un argento (Giorgio Farroni) e le partecipazioni di Riccardo Scendoni e Andrea Cionna. Proprio questi straordinari successi hanno spinto l’autore a scrivere questo nuovo capitolo de “Le Marche a 5 Cerchi”, nato, come anche il precedente, grazie alla collaborazione di Coni Marche, Regione Marche ed Ubi Banca. Ha spiegato Carloni: “Può sembrare strano un aggiornamento dopo così poco tempo dal primo volume, ma i brillanti risultati ottenuti nei Giochi londinesi del 2012, imponevano un simile lavoro”. La pubblicazione, edita da Tecnoprint, ha ricevuto il plauso del vicepresidente vicario del Coni, Giorgio Scarso, presente all’evento, che ha ricordato l’impegno del Comitato regionale delle Marche nella promozione dello sport sin dalle fasce più giovani della popolazione. Attività al centro anche dell’azione della Regione Marche, come sottolineato dal presidente Luca Ceriscioli. “Lo sport ha in sé i valori più importanti che fondano una comunità – ha detto –. Valori fondamentali nella formazione dei ragazzi. Un chiaro esempio di questo lo abbiamo avuto con i recenti Giochi della Macroregione, che hanno dimostrato come questa entità non è un’istituzione di burocrati, ma una società vera, concreta, fatta di persone, in primis dai giovani”. Il pensiero del presidente è andato poi a Gianmarco Tamberi, che ha dovuto dire addio ai giochi per un infortunio alla caviglia. “Faccio a lui un in bocca al lupo speciale con la speranza che il sacrificio di oggi fortifichi lo spirito dell’atleta per soddisfazioni future”.
Numerosi i campioni marchigiani presenti, dalla più piccola Letizia Cicconcelli e Paolo Ottavi, entrambi ginnasti, a Simone Barontini della Sef Stamura, Filippo Baldassarri, Edoardo Libri, Michele Regolo, Claudia Rossi, Alberto Rossi e Giorgia Speciale per la vela, i campioni della pallavolo Andrea Bari ed Emanuele Birarelli, in procinto di volare in Brasile. E ancora i giovani campioni della scherma, Francesco Ingargiola e Tommaso Marini e quelli del golf, Kevin Latchayya e Flavio Michetti.
Rammarico per l’assenza comunicata all’ultimo della plurimedagliata campionessa olimpionica di scherma Valentina Vezzali, alla quale il Coni Marche avrebbe dovuto consegnare un premio alla carriera.
A portare il saluto ai tanti protagonisti dello sport marchigiano, non solo gli atleti, ma anche tecnici ed allenatori - tra cui la già campionessa olimpionica Giovanna Trillini ed Annalisa Coltorti - medici, fisioterapisti, dirigenti, giornalisti, il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, il prefetto di Ancona Antonio D’Acunto, il presidente del Coni Marche Germano Peschini, il componente della Giunta nazionale del Coni Fabio Sturani.

Tra poco entrerà in vigore a pieno regime la normativa del cosiddetto Decreto Balduzzi (DM 24 aprile 2013) sull'obbligo della presenza negli impianti sportivi dei defibrillatori semiautomatici esterni e di personale non medico abilitato al loro utilizzo.
La norma ha creato non poche preoccupazioni all’interno del mondo sportivo, soprattutto da parte delle società sportive, in considerazione dei costi necessari all’acquisto del materiale ed alla formazione del personale preposto all’uso dell'apparecchiatura salvavita, e alle responsabilità.
Per questo la Scuola regionale dello Sport del Coni Marche ha ritenuto opportuno fare il punto della situazione rispetto all'applicazione del provvedimento sul territorio, in particolare quello anconetano. Se ne discuterà quindi ad Arcevia il 15 luglio, alle 17.30 alla Casa del Parco di via Mazzini, insieme all'avvocatessa Barbara Agostinis, docente di Diritto dello Sport.

Da oggi al 31 ottobre prossimo aperti i termini per la presentazione delle domande per accedere ai contributi
Possono partecipare Enti locali, società, associazioni sportive ed enti di promozione sportiva
Nuovo bando per accedere ai contributi regionali per l’acquisto di defibrillatori semiautomatici esterni. Da oggi, 7 luglio, e fino alle 13.00 del prossimo 31 ottobre potranno essere presente le domande per fare richiesta del finanziamento. La Giunta regionale ha adottato la nuova misura, stanziando un fondo di 300 mila euro, per favorire concretamente i gestori degli impianti sportivi affinché si dotino, come previsto dalla legge, del defibrillatore semiautomatico esterno entro il termine perentorio del 20 luglio stabilito dal Ministero della Salute.
Il Coni Marche è stato capofila per l’applicazione della nuova norma ministeriale, che impone oltre alla presenza dell’apparecchio in tutte le strutture sportive, anche quella di personale autorizzato ad utilizzarlo durante allenamenti e gare.
È dimostrato, infatti, che una defibrillazione precoce, per le persone colpite da arresto cardiaco extra-ospedaliero, spesso rappresenta il sistema più efficace per garantire le maggiori percentuali di sopravvivenza. Particolarmente importante risulta, quindi, incentivare la disponibilità di defibrillatori nei luoghi dove si pratica attività fisica e sportiva, essendo l’arresto cardiaco più frequente che in altri contesti.
Oggi, grazie all’azione congiunta di Regione e Coni Marche sono già 691 i defibrillatori finanziati. Ma non basta. Per questo l’ente regionale ha deciso di emanare un nuovo bando, mettendo a disposizione 300 mila euro in aggiunta ai 400 mila già stanzianti col precedente intervento, che consenta a tutte le strutture di mettersi a norma. Nel frattempo, sta continuando l’accreditamento presso i centri specializzati del personale non medico al quale sarà affidato l’utilizzo dell’apparecchio.
Chi può accedere al contributo? Enti locali in forma singola o associata, in qualità di soggetti proprietari o gestori di impianti sportivi, il Comitato regionale del Coni Marche, del Cip e le federazioni sportive, gli istituti scolastici e le Università delle Marche, le società e le associazioni sportive affiliate a federazioni sportive o discipline associate o enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni o dal Cip.
Tutti i soggetti richiedenti, al momento della presentazione della domanda, devono: non avere finalità di lucro, essere dotati di codice fiscale o partita iva, essere riconosciuti dal Coni o dal Cip e possedere un attestato di formazione all’uso del defibrillatore, o dichiarare l’impegno all’ottenimento della certificazione attraverso un corso di formazione presso un centro abilitato.
L’importo del contributo regionale erogabile ai soggetti aventi diritto sarà pari al 60% della spesa sostenuta per l’acquisto del defibrillatore e comunque non superiore a 600 euro per ogni apparecchiatura - che deve essere marcata CE come dispositivi medici ai sensi della vigente normativa comunitaria e nazionale (Dir. 93/42/CEE, D.Lgs. 46/97) - che dovrà risultare acquistata nel periodo tra il 1° gennaio ed il 30 novembre del 2016.