
Peschini: “Una scelta che incoraggia la pratica sportiva tra i giovanissimi e favorisce l’integrazione tra i ragazzi. Lo sport si conferma strumento capace di abbattere barriere e discriminazioni”
Stesse regole per il tesseramento dei minorenni italiani e stranieri. La rivoluzione nel mondo sportivo giovanile è stata introdotta dalla recente legge n. 12 del 20 gennaio scorso, entrata in vigore dal 16 febbraio e subito recepita dal Coni nazionale e dai suoi Comitati regionali.
Cosa cambia, dunque? La nuova disciplina prevede la possibilità per i minori di 18 anni stranieri, ma residenti in Italia almeno dal compimento del loro decimo anno di età, di poter essere tesserati alle società sportive appartenenti alle federazioni con le stesse procedure previste per i minorenni italiani. Lo stesso vale per il tesseramento alle discipline associate o alle associazioni ed enti di promozione sportiva. Non solo, la recente normativa stabilisce anche che, per i ragazzi che abbiamo avviato le pratiche per il riconoscimento della cittadinanza italiana, il tesseramento resti valido anche dopo il compimento dei 18 anni.
“È un cambiamento epocale e molto importante nel mondo sportivo giovanile - commenta Germano Peschini, presidente del Coni Marche -. Equiparare le modalità di iscrizione alle società ed associazioni sportive dei ragazzi stranieri che vivono sul nostro territorio a quelle dei ragazzi italiani è una scelta che facilita la diffusione dello sport tra le nuove generazioni, che è uno degli obiettivi primari del Coni. Non solo - continua - l’azione del legislatore ha anche un altro pregio: favorire attraverso lo sport l’integrazione sociale dei minori stranieri residenti nelle Marche. Un esempio, dunque, di come lo sport sia uno strumento fondamentale con cui abbattere le barriere ed ogni forma di discriminazione”. Per il presidente Peschini, inoltre, la nuova legge: “farà da acceleratore per lo sviluppo di alcune discipline sportive finora poco praticate dai piccoli atleti italiani e, invece, molto diffuse tra chi ha origini diverse, penso ad esempio al cricket o al polo. Il che avrà effetti positivi, ampliando ancora l’offerta sportiva della regione”.
È per agevolare la corretta applicazione di queste nuove norme da parte del mondo sportivo regionale e per sensibilizzare le comunità locali al tema dell’importanza della pratica sportiva dei giovanissimi come veicolo educativo, di socializzazione ed integrazione, che il Coni Marche è già impegnato nell’organizzazione di un convegno ad hoc per approfondire questi argomenti, che si terrà nelle prossime settimane.

Diffondere la cultura sportiva, promuovere il benessere psicologico e sottolineare l’importanza del ruolo dello psicologo applicato al mondo dello sport, fornendo agli operatori gli strumenti necessari per la gestione dell’atleta a qualsiasi livello. Sono queste le finalità del seminario organizzato dalla Scuola regionale dello Sport delle Marche e dall’Ordine degli Psicologi regionale per sabato 20 febbraio ad Ancona, nella Sala riunioni del Coni (presso il PalaRossini) alle ore 9, intitolato “La Psicologia dello Sport a servizio del mondo sportivo”.
“Questa iniziativa è stata fortemente voluta dall'Ordine degli Psicologi delle Marche ed in particolare dal gruppo di lavoro di Psicologia dello sport - spiega Aquilino Calce, consigliere dell'Ordine -. Grazie a questo seminario organizzato in collaborazione con il Coni, che ha sempre dimostrato grande sensibilità sul tema, vogliamo porre l'accento sull'importanza di una figura come lo psicologo applicata anche in campo sportivo. Si tratta di un professionista da inserire all'interno di ogni società sportiva, che sia in grado di lavorare a fianco di medici e nutrizionisti e favorire così il benessere psicologico degli atleti. Stiamo parlando di una figura da utilizzare certamente all'interno delle società sportive che operano a livello agonistico – conclude Calce - ma anche in tutte quelle squadre che affrontano lo sport a livello dilettantistico”.
Prosegue il presidente del Coni Marche, Germano Peschini: “Una corretta pratica sportiva, un adeguato allenamento non può prescindere dalla giusta preparazione anche a livello emotivo e mentale. Una tesi ormai assodata negli alti livelli sportivi, ma ancor più valida quando si tratta di giovani e giovanissimi che si avvicinano al mondo dello sport. Molti - spiega - sono, infatti, gli aspetti afferenti a questa sfera, che non riguarda solo, ad esempio, la gestione dell’ansia da prestazione o la tensione pre gara, ma più in generale un rapporto sano con l’attività sportiva nel suo complesso. Non a caso, quando sottolineiamo l’importanza dell’attività motoria nell’età evolutiva delle giovani generazioni facciamo riferimento allo sviluppo psico-fisico, e non solo fisico, dei ragazzi. Ecco dunque perché - conclude Peschini - abbiamo ritenuto fondamentale organizzare, in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi delle Marche, questo seminario che, grazie al contributo di esperti ed alla presentazione di testimonianze dirette, intende porre l’attenzione sul ruolo dello psicologo in ambito sportivo. Figura chiave, appunto, per la gestione dell’atleta a qualsiasi livello e che ci auguriamo possa aiutarci a contrastare anche il fenomeno dell'abbandono dell'attività sportiva, sempre più frequente tra i giovanissimi”.
Durante il seminario interverranno gli psicologi dello sport Sammy Marcantognini (coordinatore del gruppo di lavoro in Psicologia dello sport), Cristina Marinelli e Barbara Rossi. Presenti anche numerose personalità sportive tra cui Giuseppe Palluca (campione di bocce ed allenatore), Simone Saltarelli (Pilota di moto Civ e Superbike), Stefano Carassai (coordinatore didattico della scuola Calcio Fermo), Massimiliano Milli (allenatore nazionale di pallacanestro e fondatore della Vallesina Basket Jesi) e Tania Belvederesi (ex ciclista, assessore allo sport a Castelfidardo e vice presidente del Coni regionale).

Il ricco calendario degli eventi sportivi internazionali che si terranno in regione nel 2016 occasione unica anche per lo sviluppo turistico
Peschini: “La capacità organizzativa, la qualità dell’impiantistica, l’alta preparazione dei campioni marchigiani hanno reso le Marche terra di Sport, location ottimale per manifestazioni di livello internazionale.
La sfida, ora, è trasformare la permanenza di campioni, accompagnatori, addetti ai lavori e spettatori in una vera e propria vacanza, attivando un circolo virtuoso tra sport e turismo”
Il Coni Marche alla Bit di Milano. Il presidente del Comitato regionale, Germano Peschini, è stato ospite al padiglione della Regione Marche dell’appuntamento internazionale sul turismo. Perché niente come lo sport è in grado di essere un’opportunità senza precedenti per sviluppo delle attività turistiche. Un connubio che nelle Marche si esprime ai massimi livelli. Il 2016 si presenta, infatti, con un calendario ricchissimo di eventi sportivi internazionali che richiameranno centinaia di migliaia di persone da tutto il mondo, tra atleti, accompagnatori, tecnici, addetti ai lavori e spettatori.
Un esempio su tutti? La Coppa Davis. La leggendaria sfida di tennis che torna, dopo 19 anni, a Pesaro, all’Adriatic Arena, dal 4 al 6 marzo prossimo, con il primo turno del Gruppo Mondiale che vedrà gli azzurri fronteggiare un avversario di grande tradizione, la Svizzera. Oltre 10 mila le presenze attese sugli spalti del Palazzetto. Ancora: gli Europei di Atletica indoor Master, ad Ancona dal 29 marzo al 1 aprile. Si tratta della competizione dedicata ai campioni over 35, tra i quali vestirà la divisa dell’Italia anche Giuseppe Ottaviani, il pluriprimatista marchigiano, classe 1916, che ha emozionato tutta Italia dal palco dell’Ariston non più di qualche giorno fa. Presenze attese oltre le 6 mila, solo tra atleti, operatori sportivi e accompagnatori. Dal 10 al 13 marzo, inoltre, sempre al Palaindoor si terranno i Mondiali di Atletica per i diversamente abili, validi per la qualificazione alla Paralimpiadi di Rio 2016. Il lungo carnet continua con la tappa, l’unica in Italia, dei Mondiali di Vela, classe Farr 40, considerata la F1 della vela a Marinadorica, Ancona, dal 6 al 9 luglio. Venti imbarcazioni ed equipaggi provenienti da tutto il mondo e l’imprenditore anconetano, Alberto Rossi, sul suo Enfant Terrible, a difendere in colori nazionali ed il titolo conquistato lo scorso anno. E non finisce ancora qui. Tra le manifestazioni sportive di grande richiamo c’è anche la Rhythmic Gymnastics World Cup, la Coppa del Mondo di ginnastica artistica, dal 1° al 3 aprile a Pesaro. Evento da grande pubblico grazie alla carica artistica e di spettacolo che si aggiunge alla performance sportiva che cattura non solo la platea di esperti e appassionati, tanto che in città sono attese oltre 10 mila persone.
E non finisce ancora qui. In programma anche la ColleMar-athon, l’8 maggio a Fano. La maratona che, come suggerisce il nome, si snoda dalle colline al mare, attraverso i borghi rinascimentali più belli d’Italia; il Campionato Mondiale di Enduro (15-17 luglio, Fabriano); la gara di Ciclismo internazionale Under 23 che si tiene ogni anno a Capodarco di Fermo il 16 agosto e che richiama puntualmente oltre 40 mila presenze e Jesi Open (8-11 dicembre al PalaTriccoli), la gara internazionale di Danza sportiva, tra le più note a livello internazionale, aderente all’unica federazione riconosciuta dal Coni.
Insomma, davvero un calendario ricco di manifestazioni di spicco.
“A chi è del settore non stupirà un’agenda tanto densa di manifestazioni internazionali - premette il presidente del Coni, Germano Peschini -. Infatti le Marche, da tempo, sono terra di Sport. Non solo perché la regione ha dato, e continua a dare, i natali a grandi campioni, ma anche per la qualità dei suoi impianti e per la capacità organizzativa delle istituzioni e degli operatori sportivi locali. Aspetti che hanno reso le Marche, in più di una occasione, protagoniste della scena sportiva internazionale, location ottimale per competizioni di altissimo livello. Un patrimonio - prosegue - costruito con lungimiranza ed impegno e che oggi rappresenta un valore anche in termini di turismo e sviluppo economico del territorio nel suo complesso. La sfida ora deve essere, dunque, quella di trasformare la permanenza di sportivi, accompagnatori, addetti ai lavori, spettatori da semplice soggiorno in concomitanza con le gare in vera e propria vacanza, sfruttando le sue bellezze. Solo così - conclude Peschini - sarà possibile attivare un circolo virtuoso che può far crescere ancora la nostra regione sia in termini turistici che, naturalmente, in termini sportivi”.

Evitare la morte improvvisa dei giovani atleti. Ma anche quella di persone che non praticano attività agonistica ma che, a causa di uno sforzo inconsueto, possono mettere a repentaglio la propria vita. Oggi è possibile. Gli studi medici, infatti, hanno trovato in alcune anomalie coronariche la causa di questi eventi drammatici. Patologie diagnosticabili con semplici esami specialistici e risolvibili prima che sia troppo tardi. Dunque, una corretta prevenzione è la chiave per scongiurare il peggio, proteggere la propria salute e fare sport e attività fisica in assoluta sicurezza.
Per questo la Scuola regionale dello Sport del Coni Marche ha ritenuto fondamentale fornire informazioni utili su questa tematica, promuovendo ed organizzando il seminario “L’importanza della prevenzione nei giovani sportivi con anomalie coronariche”. La giornata di formazione, nata in collaborazione con l’azienda ospedaliera “Ospedali Riuniti” di Ancona, si terrà sabato prossimo, 13 febbraio 2016, dalle 8 alle 15, alla Sala Terzo Censi del Coni Marche, al Pala Rossini di Ancona.
Nel corso del seminario sarà illustrato come possa bastare un esame ecocardiografico per scoprire in tempo l’anomalia coronarica che può causare la morte e come, in alcuni casi, essa possa essere anche operata e corretta. Alcune volte questa problematica è preceduta da sintomi premonitori. Riconoscerli è indispensabile per intervenire repentinamente, accertare l’anomalia ed agire precocemente per evitare il peggio. La patologia è di tipo congenito, quindi presente sin dalla nascita nella persona che ne è affetta, ma spesso essa sfugge ai controlli medici di routine, fino a quando diventa troppo tardi risolvere il problema.
Il convegno si pone, dunque, l’obiettivo di lanciare una campagna di informazione rivolta soprattutto a tecnici sportivi, medici di base e cardiologi. Inoltre, è il primo step di un progetto pilota regionale sulla “Prevenzione nei giovani sportivi con anomalie coronariche”, nato in collaborazione con l’Associazione “Un battito di Ali – Onlus” e le “Patronesse del Salesi”.
Interverranno:
Dr. Alessandro Capestro – Cardiologo c/o Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica – Ospedali Riuniti di
Ancona
Dr. Massimo Colaneri – Dirigente medico SOD Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica c/o Ospedali Riuniti di Ancona
Dr. Andrea Giovagnoni – Direttore medico reparto di Radiologia pediatrica c/o Ospedali Riuniti di Ancona
Dr. Marco Pozzi – Direttore SOD Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica c/o Ospedali Riuniti di Ancona
Dr. Andrea Quarti – Dirigente medico SOD Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica c/o Ospedali Riuniti di Ancona
Dr. Fabio Santelli – Direttore SOD Anestesia e rianimazione pediatrica c/o Ospedali Riuniti di Ancona
Dr. Chiara Surace – Dirigente medico SOD Cardiologia e cardiochirurgia pediatrica c/o Ospedali Riuniti di
Ancona
Prof. Paolo Zeppilli – Direttore della Scuola di specializzazione in Medicina dello sport Roma, Università
Cattolica, Roma
Programma
Moderatore: Dr. Umberto Berrettini – Direttore di Cardiologia c/o Ospedale di Camerino
Ore 8.00 Accredito dei partecipanti
Ore 8.30 Saluto delle autorità
Ore 8.45 Presentazione dello spirito e delle finalità del Progetto Regionale Pilota – F. Santelli
Ore 9.15 Prevenzione della morte improvvisa nei giovani sportivi con anomalie congenite alle arterie
coronarie: una sfida da vincere – P. Zeppilli
Ore 9.45 Il ruolo della TAC e della risonanza magnetica nella valutazione delle coronarie – A.
Giovagnoni
Ore 10.15 Correzione chirurgica delle anomalie coronariche: quando e come – M. Pozzi
Ore 10.45 Presentazione di un caso clinico andato male – A. Quarti
Ore 11.15 Coffee Break
Ore 11.30 Presentazione di un caso clinico andato bene - M. Colaneri
Ore 12.00 Presentazione di casi clinici di difficile interpretazione – A. Capestro e C. Surace
Ore 13.00 Discussione
Ore 14.00 Valutazione
Ore 15.00 Termine dei lavori

Cento milioni da investire nelle strutture sportive di periferia e delle aree cittadine più svantaggiate affinché la cultura dello sport si diffonda anche nei luoghi di disagio sociale. A questo è finalizzato il nuovo Fondo nazionale “Sport e Periferie” istituito con la legge n. 9 del 23 gennaio 2016.
Il bando, a cui possono partecipare tutti i Comuni, per poter accedere ai finanziamenti è aperto e si chiuderà il prossimo 15 febbraio. A disposizione ci sono 100 milioni, per il triennio 2015-2017, di cui 20 milioni nel 2015, 50 milioni di euro nel 2016 e 30 milioni di euro nel 2017.
Il Fondo è finalizzato, tra l’altro, allo svolgimento di interventi per la realizzazione e la rigenerazione di impianti sportivi destinati all’attività agonistica nazionale, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane, per la diffusione di attrezzature sportive sempre nelle zone periferiche, con l'obiettivo di rimuovere gli squilibri economici e sociali ivi esistenti, nonché per il completamento e l’adeguamento di impianti sportivi esistenti, destinati, anch’essi all’attività agonistica nazionale e internazionale.
Tali azioni, grazie alle risorse messe a disposizione con il Fondo “Sport e Periferie”, mirano a potenziare l’attività sportiva agonistica italiana, allo sviluppo della relativa cultura nelle aree svantaggiate e nelle zone periferiche urbane, nell’aumento delle condizioni di sicurezza degli impianti.
Alcuni interventi urgenti e prioritari, in quartieri particolarmente sottoposti al disagio sociale, sono già state individuati e definiti dal Consiglio dei Ministri, su segnalazione del Coni nazionale. Questi, però, non esauriscono i finanziamenti stanziati. Pertanto, è possibile per tutti i Comuni presentare, entro e non oltre il 15 febbraio 2016, le proprie proposte di intervento da inserire nel piano pluriennale.
Le modalità di partecipazione al bando per l’accesso al Fondo sono dettagliate al seguente link http://www.coni.it/it/piano-sport-e-periferie.html.
Tra i criteri preferenziali per la selezione dei progetti avanzati dalle comunità locali anche la pronta realizzabilità dell’intervento proposto in tempi compatibili con le finalità della norma che ha istituito lo speciale fondo.