Si è svolta ieri 18.12.2014 presso la sala conferenze del CONI Regionale "Terzo Censi" la sessione di formazione per i Tutor del progetto Sport di Classe.
In vista dell’approvazione del Bilancio di previsione regionale 2015 - che andrà in aula il 27, 28 e 29 dicembre - il presidente del Coni Marche, Fabio Sturani, scrive alla Giunta ed ai consiglieri regionali per ricordare le priorità legate al settore dello sport e alla promozione della salute per i cittadini marchigiani e per chiedere che non vengano ignorate.
“Innanzitutto - esordisce il presidente - dobbiamo dare concreta attuazione, con risorse adeguate, a quanto scritto nel Testo Unico per lo Sport della Regione, prevedendo la prosecuzione dei progetti già avviati”. Il riferimento del presidente è, in primis, al Censimento degli impianti sportivi della regione. “Si tratta - riprende Sturani - di completarlo in tutti i Comuni marchigiani entro la primavera prossima, per poi arrivare a predisporre, entro il 2015, il Piano Regolatore dello Sport di area vasta, definendo una programmazione degli interventi sull'impiantistica sportiva in sinergia con i Comuni”. Il costo per il completamento del monitoraggio delle strutture è di 20 mila euro, più altri 20 mila necessari per la predisposizione del nuovo Prg dello Sport.
Ancora: il Passaporto ematochimico. “Nel 2014 - ricorda Sturani - è iniziata la prima fase di sperimentazione sul territorio marchigiano che riguarda 24 associazioni sportive con 500 atleti, compresi tra i 14 e 18 anni di età. Sarebbe auspicabile che tale progetto venga rifinanziato nel 2015 per effettuare lo screening sugli atleti coinvolti per il secondo anno”. Quali i finanziamenti necessari? Circa 40 mila euro da reperire anche attraverso il fondo sanitario regionale. Sul fronte salute, anche il potenziamento dei centri per le visite mediche per l’idoneità sportiva agonistica. “Dobbiamo ancora attivare - sottolinea Sturani - le convenzioni con i centri di medicina sportiva privati nelle province di Ancona e Ascoli Piceno, così come previsto dall'accordo Regione Marche e Coni (delibera giunta regionale n.1163 del 13 ottobre 2014). Ricordo - aggiunge - che le leggi regionali e nazionali prevedono la gratuità delle visite per gli atleti minorenni, ma viste le lunghe liste di attesa nei centri di medicina sportiva delle aree vaste, i genitori e le società sportive sono costretti a ricorrere alla certificazione nei centri di medicina sportiva privati, pagando la prestazione medica”. L'accordo tra Asur Marche e Coni Marche prevede l'attivazione di almeno due convenzioni nella provincia di Ancona e una nella provincia di Ascoli Piceno con centri di medicina sportiva privata. Anche in questo caso le risorse sono recuperate dal fondo sanitario regionale.
Il presidente Sturani pone poi all’attenzione degli organi regionali altre due priorità per il 2015. La prima riguarda il Fondo per impiantistica sportiva. “Da tre anni - spiega - non ci sono più finanziamenti della Regione per gli impianti. La proposta che il Coni avanza è quella di prevedere nel bilancio regionale delle quote di finanziamento relative ai tassi di interesse sui mutui contratti con il Credito Sportivo, allargando il bando già fatto tra ministero dello Sport e Ics per le palestre scolastiche (che prevedono mutui a tasso zero con interessi a carico dello Stato). Chiediamo alla Regione di farsi carico delle quote interessi dei mutui fatti dai Comuni, dalle Province e dalle società sportive per la copertura di 20 milioni di euro di investimenti (la rata annuale della quota interessi, su un mutuo di 15 anni, ammonterebbe a circa 240 mila). Sempre su questo aspetto - prosegue - chiediamo alla Regione di potersi accollare, nell'ambito del Patto di stabilità regionale verticale, delle somme in questione, in modo tale da considerarlo fuori dal patto di stabilità dei singoli Comuni. Gli interventi previsti andranno a riqualificare, ristrutturare e a mettere a norma gli impianti sportivi esistenti, comprese le palestre scolastiche”.
La seconda ed ultima priorità segnalata dal presidente Coni, Sturani, per il 2015 riguarda la dotazione dei defibrillatori per le strutture sportive. Il 1 gennaio 2016 è il termine per adeguarsi alla legge Balduzzi che prevede che in ogni impianto sportivo ci sia la presenza di un defibrillatore. In regione ci sono circa 3 mila impianti (alcuni già dotati di defibrillatore). “La richiesta che avanziamo all’ente regionale - riprende ancora Sturani - è di mettere a Bilancio una somma per l'acquisto dell'apparecchio salvavita per le strutture ancora sprovviste, prevedendo poi un bando pubblico con un co-finanziamento della Regione fino al 50% della spesa prevista. A questo tema - continua - si collega quello relativo alla formazione del personale non medico né paramedico per utilizzo del defibrillatore. Anche in questo caso proponiamo la collaborazione del personale qualificato dell'Ares e del 118. Tutto ciò per non aggravare di un nuovo e pesante onere le associazioni sportive”. Il costo di un defibrillatore può variare dai 600 ai 1000 euro. Se a carico della Regione è prevista una spesa massima del 50% del prezzo, si parla di 300/500 euro a struttura, per un’ipotesi di mille impianti. La spesa che risulterebbe è di circa 300/500 mila euro complessivi, a cui andrebbe poi sommato il costo della formazione, pari a circa 200 mila euro. Anche queste, secondo il presidente Coni, sarebbero risorse da recuperare tramite il fondo sanitario regionale. “Conosciamo le difficoltà economiche e le minori risorse che la Legge di stabilità riserva anche alle Regioni - conclude Sturani -, ma ho ritenuto di dover porre l’attenzione su queste priorità a favore dello sport e della salute dei cittadini, consapevole che la promozione delle attività sportive e la prevenzione della salute migliorano la qualità della vita della popolazione marchigiana”.
“Un atto vile che colpisce un luogo simbolo della città, non solo per il mondo dello sport, ma per l’intera comunità locale ed internazionale. Ancor più grave perché, a quanto pare, mirato a macchiare un momento di festa e di orgoglio per tutte le Marche, come è stato quello di sabato con la visita del presidente nazionale del Coni Malagò e con la consegna del Collare d’Oro al Club jesino. Intento fallito, poiché il Club Scherma di Jesi, a cui va tutta la solidarietà e la vicinanza del Coni Marche, ha saputo dare prova, anche in questa circostanza avversa, di grande forza. La società è già al lavoro per trovare una struttura che possa ospitare i suoi atleti per i prossimi giorni, in attesa che il Palascherma torni agibile. Al momento non sembrano esserci danni ingenti alla struttura, ma l’accaduto lascia comunque una ferita profonda perché nell’incendio è andata distrutta parte della memoria storica del Club, conservata negli archivi raggiunti dalle fiamme. Memoria che resterà comunque viva grazie alla testimonianza quotidiana di quanti continuano a tenere alto il nome di questo Club, tra i più prestigiosi d’Italia. Il Coni resta a disposizione dei vertici della società per qualsiasi necessità”
Un faccia a faccia con gli studenti-atleti del Liceo scientifico sportivo “L. Da Vinci”, qualche selfie con i ragazzi, poi la consegna del Collare d’Oro al Club Scherma di Jesi. Una mattina densa di emozioni, tutta dedicata allo sport, quella del presidente nazionale del Coni Giovanni Malagò per la prima volta nella Città Europea dello Sport, la terza nelle Marche. Accompagnato dal vice presidente del Coni e presidente di Federscherma, Giorgio Scarso, dal segretario generale Roberto Fabbricini e dal presidente del Coni Marche e membro della Giunta nazionale, Fabio Sturani, Malagò, appena atterrato, ha voluto incontrare gli studenti del liceo sportivo di Jesi. Al suo fianco anche la campionessa olimpica di Scherma, Valentina Vezzali. A fare gli onori di casa, la dirigente scolastica, Bruna Aguzzi ed il sindaco di Jesi, Massimo Bacci. “Grazie Jesi”, le prime parole del presidente nazionale di fronte agli studenti presenti nell’aula magna e a quelli collegati via streaming dalle classi. “Se Maranello è conosciuta per la Ferrari, Alba per la Ferrero e la Nutella, Jesi è conosciuta per Valentina, Giovanna prima, ed Elisa ora, e voi ragazzi dovete essere orgogliosi di questo. Cara preside - ha continuato rivolto ad Aguzzi - sono contento di vedere che senti questa scuola come casa tua. Ci sei con il cuore. Ai professori chiedo un occhio di riguardo per questi ragazzi che studiano per ottenere buoni risultati a scuola e si allenano per diventare campioni”.
Valentina Vezzali ha rivolto un appello agli studenti: “Mi auguro sappiate coniugare al meglio scuola e sport. Siete fortunati perché io quando avevo la vostra età non potevo scegliere questo indirizzo scolastico e non è stato facile allenarsi, viaggiare di notte per le gare e poi essere pronta per le interrogazioni e per i compiti in classe l’indomani. Però è sempre stato importante per me studiare. Per cui ragazzi rimboccatevi le mani ed in bocca al lupo”.
Poi la parola è passata agli studenti-campioni, emozionati nell’avere di fronte a sé il presidente del Coni e la campionessa Vezzali, come ha sottolineato Tommaso Togni, rappresentante degli studenti dell’indirizzo sportivo. “È una vera emozione essere qua. Io pratico due sport, calcio ed atletica e spesso mi capita di studiare dopo cena, ma insieme ad un po’ di fatica c'è tanto divertimento per quello che facciamo”. Una testimonianza è arrivata anche da Samuele Mosci, medaglia d’argento ai campionati italiani di Apnea. Tanti allenamenti, fino a cinque in una settimana, fino a notte, poi la cena oltre la mezzanotte e tanto studio. “Ma sono felice, il solo studio mi ucciderebbe” afferma strappando una risata alla sala.
Conclusa la visita al liceo, il parterre delle grandi occasioni si è spostato al Palascherma dove è stato consegnato l’ambitissimo premio al Club Scherma di Jesi. Il Collare d’Oro. Il primo ad essere assegnato ad una società sportiva marchigiana. Il vice presidente Scarso ha ringraziato tutte le società del territorio: “Senza le quali non esisterebbero le Federazioni e nemmeno il Coni. Qui, prima ancora di fare scherma si fa cultura sportiva”. Quel connubio tra “ori e valori” che ha sottolineato il presidente del Club Scherma Jesi, Alberto Proietti Mosca. Motto che campeggia sopra il palazzetto. E non a caso ieri sono stati consegnati anche i premi fair play, per chi “rifiuta la vittoria facile ed il doping”. Il ricordo del maestro e campione Ezio Triccoli lo regala la campionessa olimpiaca Valentina Vezzali. “È sempre nei nostri cuori”, ha detto. Accanto a lei un’altra pluri medaglia d’oro, Giovanna Trillini.
In occasione della festa, è stata inaugurata anche la nuova illuminazione del Palascherma ad opera gratuita della Fael Luce. Un impianto di avanguardia, interamente realizzato a led. “Siamo orgogliosi di saper che da oggi illumineremo i futuri campioni della scherma”, le parole di Roberto Parravicini, direttore commerciale della Fael Luce. E ancora, è stata consegnata la nuova bandiera del Coni al sindaco Bacci, prima di partire alla volta di Macerata, dove è proseguita la visita del presidente nazionale nelle Marche.
Il tempo di salutare tutti a Jesi, poi di corsa la partenza per Macerata. Ad attendere in città il presidente nazionale del Coni Giovanni Malagò, per la prima volta a Macerata, dopo essere stato già due volte nelle Marche, il sindaco Romano Carancini. Il benvenuto in città con un tour nella sezione di arte contemporanea del Museo di Palazzo Buonaccorsi. Una visita rapida, ma che è riuscita a far apprezzare al presidente Malagò, intenditore del genere, le opere più prestigiose esposte al Museo. Un momento di immersione completa nell’arte, poi di volata al Teatro Lauro Rossi dove è andata in scena l’annuale Festa della Sport del Coni della provincia di Macerata.
Un’edizione particolare, però, questa del 2014, che ha visto, oltre alla consueta consegna delle stelle al valore sportivo ed atletico, assegnate dal Coni, anche le premiazioni dei Comuni che hanno partecipato alla V Olimpiade giovanile della provincia di Macerata, che si è tenuta la scorsa estate e che ha coinvolto centinaia di atleti under 14.
Un teatro gremito ha accolto con emozione e calore il presidente nazionale del Coni, Giovanni Malagò. Con lui, oltre al presidente del Coni Marche e componente della giunta nazionale, Fabio Sturani, Roberto Fabbricini, segretario generale Coni, Giorgio Scarso, vice presidente e presidente Federscherma, il membro di Giunta e responsabile di tutti le delegazioni provinciali d’Italia, Guglielmo Talento, il delegato Coni Macerata, Giuseppe Illuminati. “Il teatro gremito di questa sera è la conferma di come questo territorio sia fertile per la partecipazione sportiva - ha esordito il presidente Malagò -. Questo grazie anche all’impegno del volontariato, senza il quale molti dei risultati raggiunti dalle società e dai vostri campioni non sarebbero stati possibili. La vivacità dell’attività e della pratica sportiva a Macerata e nelle Marche è anche la dimostrazione di come funzioni la sinergia tra cittadini, società sportive ed enti locali. Non a caso nelle Marche l’attività di base è ricchissima come è molto diffuso lo sport soprattutto tra giovani e giovanissimi. Per questo oggi siamo qui a premiare anche gli atleti che hanno gareggiato nella V Olimpiade Under 14 della provincia di Macerata. Un appuntamento che spero continuerà a ripetersi. Al termine di questa giornata nelle Marche - ha aggiunto - dove tornerò presto e che mi ha visto prima a Jesi ed ora qui, posso dire che questa è una terra attenta alla cultura sportiva, viste anche le tante stelle al merito e al valore sportivo che vengono assegnate oggi dal Coni. Un territorio piccolo, ma ricco di esperienze, talenti e capacità”. Un aspetto, quest’ultimo, ripreso e sottolineato dal presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, che si è dichiarato “orgoglioso che il presidente Malagò abbia scelto di venire a Macerata. È la prima volta che i vertici nazionali del Coni sono in visita nel nostro capoluogo. Macerata è una provincia piccola ma molto ricca da un punto di vista sportivo. Centro tra i più prolifici per il movimento sportivo di base che poi alimenta il mondo dello sport italiano. È molto importante, soprattutto in momenti come questi, che le più alte personalità nazionali del Coni mostrino la loro attenzione e vicinanza, con i fatti, alla base”.
Il sindaco Carancini ha lanciato una sfida al presidente nazionale, arrivato dopo una mattina trascorsa a Jesi per la consegna del Collare d’Oro al locale Club Scherma. “Mi auguro che dopo la bella esperienza delle Olimpiadi giovanili - ha detto Carancini - si possa, perché no, organizzare un incontro internazionale di scherma proprio qui a Macerata”.
Spazio poi alle premiazioni, prima dei Comuni che hanno partecipato alla Olimpiade, poi alla consegna delle stelle al valore sportivo ed atletico del Coni, assegnate per la consueta Festa dello Sport per i risultati ottenuti in ambito sportivo nel 2014, ma anche per l’impegno dimostrato dagli operatori del settore che, lontani dai riflettori, ogni giorno, rendono possibile con sacrificio e dedizione la pratica sportiva. Sono state poi consegnate a tutti i sindaci della provincia le nuove bandiere del Coni.
E non poteva mancare, visto lo scenario, uno spettacolo al termine della Festa. Una coreografia delle ballerine delle scuole di danza del territorio è stato il modo con cui la città ha voluto chiudere la manifestazione, augurando a tutti Buon Natale sotto una nevicata che ha coperto di un manto bianco il palco del Lauro Rossi.
Due giorni intensi dedicati interamente allo sport nelle Marche. Il 12 dicembre la Festa dello Sport di Ancona ed il 13 la visita del presidente Giovanni Malagò a Jesi e Macerata. Un momento di festa e di riflessione pronto a scrivere la storia sportiva della regione, vista la presenza dei più alti esponenti del Coni nazionale. Oltre al presidente Malagò, i suoi vice Giorgio Scarso e Luciano Buonfiglio, il segretario generale, Roberto Fabbricini, il membro di Giunta nazionale, Guglielmo Talento. Occasione memorabile anche per la consegna del più prestigioso riconoscimento sportivo del Coni, il Collare d’Oro, per la prima volta assegnato ad una società delle Marche, al Club Scherma di Jesi.
Il presidente del Coni Marche, Fabio Sturani, commenta così l’arrivo nelle Marche dei vertici del Comitato Olimpico Nazionale. “Non possiamo che ringraziare il presidente Giovanni Malagò, i due vice presidenti, Scarso e Buonfiglio, nonché il segretario generale Fabbricini ed il rappresentante di tutti i delegati provinciali d’Italia, Talento, per essere nella nostra regione. È la terza volta del presidente Malagò nelle Marche, dopo essere già stato ad Ancona e Pesaro. La presenza dei vertici del Comitato Olimpico nelle Marche in questi due giorni è la dimostrazione concreta dell’attenzione che il Coni ha verso il territorio. Un territorio che è certamente fucina di campioni. A confermarlo è la consegna, proprio dalle mani del presidente Malagò, il 13 dicembre del Collare d’Oro, il più prestigioso riconoscimento sportivo, al Club Scherma di Jesi. Le 22 medaglie olimpiche, i risultati raggiunti nell’ultima Coppa del Mondo descrivono da sé il valore di questa società, diventata la prima delle Marche e riconosciuta a livello nazionale ed internazionale. Marche fucina di campioni, ma anche e soprattutto terra vivace ed attiva da un punto di vista sportivo. A dimostrarlo le sue 5400 associazioni sportive ed i 174 mila tesserati. Ma le Marche sono anche una regione che negli anni ha voluto ribadire la centralità dello sport e della cultura sportiva nelle sue comunità. Non per caso, infatti, sono in prima linea per il Progetto “Sport di Classe”, per la promozione ed il potenziamento dell’educazione fisica e motoria nella scuola primaria. Progetto nazionale che nelle Marche si è spinto oltre, grazie anche al contributo della Regione, perché si estendesse il programma non solo alle classi III, IV e V (come da decreto ministeriale), ma anche alle I e II, mentre è allo studio anche l’ipotesi di aumentare di un’altra ora (due quelle previste) l’attività motoria per ogni classe aderente al progetto. Ancora - aggiunge - Marche all’avanguardia e particolarmente attive in questo 2014 anche per gli interventi a favore dello sport su vari fronti. È partito il censimento degli impianti sportivi, perché si possa arrivare alla costituzione di un vero e proprio Piano regolatore delle strutture sportive e siamo stati i primi in Italia ad aver lanciato il passaporto ematochimico per gli atleti tra i 14 ed i 18 anni, il check up gratuito per le famiglie che verifica lo stato di salute dei giovani che praticano attività sportiva agonistica. Questo senza ridurre l’impegno verso i centri di medicina sportiva, che sono aumentati, per il rilascio dell’idoneità sportiva. Un impegno quotidiano - conclude Sturani - perché lo sport diventi davvero un diritto per tutti, nella consapevolezza che lo sport è parte integrante delle politiche educative e di welfare locale”.